Campagne a confronto.




"Un complotto per assassinare il candidato presidente degli Stati Uniti Barack Obama e uccidere (anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neonazisti skinheads, è stato sventato da investigatori federali americani. Lo ha annunciato il network televisivo FoxNews. Il piano dei neonazisti sarebbe stato scoperto in un'inchiesta in Tennessee e Arkansas della Atf, l'agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcool e tabacco. Nel mirino ci sarebbero stati studenti neri, ma il massacro doveva estendersi poi su scala nazionale e raggiungere, come obiettivo finale, il candidato dei democratici alla Casa Bianca."

"Secondo il sito web del quotidiano israeliano Haaretz, che cita l'agenzia siriana Sana, domenica alle 16.45 ora locale quattro elicotteri americani con base in Iraq hanno raggiunto il villaggio di Al-Sukkariya, nella zona di Abu Kamal. L'agenzia Sana ha precisato che la zona è sfruttata per la coltivazioni e che vi sono delle fattorie. Arrivati nella zona a circa sette km dal confine iracheno, due velivoli hanno fatto sbarcare un commando, mentre gli altri controllavano dall'alto la zona. I militari hanno fatto irruzione in un edificio in costruzione, colpendo alcuni operai al lavoro e altre persone. Le otto vittime sono tutte civili. Tra loro il guardiano del cantiere e la moglie, un uomo e i suoi figli."

Commentare in modo didascalico sarebbe offendere l'intelligenza di chi legge.

La fortuna è cieca (come noi)




Non ho mai giocato il Superenalotto. Faccio specie a parte.

Intanto perchè sono una giocatrice d'azzardo, e per i giocatori d'azzardo il Superenalotto è una cazzata molto poco divertente.
Stavolta è pure peggio. Ovvero, se vogliamo abusare un aggettivo, agghiacciante.

Lo Stato ha già incassato il doppio dell' ICI appena abolita. E capiamoci, questo è un business che non ha inventato Berlusconi: fù Topo Gigio a raddoppiare genialmente le giocate, da una a settimana a due. I "giocatori", oltre agli italiani, sono milioni (mica cazzi)di stranieri, milionari compresi. Le mafie varie già si sono interessate al business, e sarebbero tutelate dall'anonimato (giusto) del vincitore.

Troppo tempismo, troppa comunicazione, troppa farsa. Troppo di tutto.


Il banco vince sempre.

In culo alla balena, sperando che scur...i!

Nò, non ho subìto un maldestro tentativo di abbordaggio. Ma un vero e proprio dejàvu.

Torno dieci minuti fà da una riunione fiume, a pezzi, accendo la tv; più per sottofondo all'elaborazione degli ultimi pensieri della giornata che per vero interesse. La guardo ma non la vedo insomma.
Rai Due, In onda "Punto di vista", argomento: come difendersi dai software-spia per i telefonini. Un satollo maresciallo (credo, non ascoltavo, e di stellette e mostrine ne sò quanto ne sapevo di sesso a tre anni) della GdF ci racconta come accorgersi, cosa fare e bla bbla bbla. Ad un certo punto viene chiesto il parere di un autorevole avvocato (-essa) in collegamento video........................AAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! Io questa la conosco, cazzo la conosco. E' così anonima che la sola vista non mi dice nulla, alzo il volume. La voce mi dice pure meno. Ma ho memoria fotografica, infallibile, la DEVO aver conosciuta. Provo ad associarla ad un nome, confesso: ho scorso pure la rubrica. NULLA. Finalmente ricompare il nome in sovraimpressione che alla prima mi ero persa: CHIARA ZARDI. Google, nulla di più facile...........


................E DI PIU' AGGHIACCIANTE:







Sì, è lei. Giuro. Non temo smentite. Purtroppo.




"Cito dal Tg1, che di solito non dà notizia delle condanne non solo dei giornalisti, ma nemmeno dei ministri, parlamentari, banchieri, imprenditori, e gabella le prescrizioni di Berlusconi e Andreotti per assoluzioni, ma ha riscoperto i piaceri della cronaca giudiziaria giusto in tempo per me: "Marco Travaglio è stato condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa, per aver diffamato l'ex deputato Previti. Il processo, celebrato a Roma, riguardava un servizio sull'Espresso… Travaglio dovrà risarcire Previti con 20 mila euro". Manca solo un piccolo dettaglio: la sentenza è di primo grado. Avesse riguardato chiunque altro, i Raiotti avrebbero precisato che verrà appellata e dato la parola all'imputato per dire che nessuno è colpevole fino a condanna definitiva. Non ho avuto questa fortuna. Così il Tg1, informando sulla mia presunta diffamazione, è riuscito a diffamare me. Complimenti e grazie. Ora attendo che il Tg1 fornisca alla Nazione tutta i nomi dei suoi giornalisti condannati negli ultimi anni, in primo, secondo, o eventualmente terzo grado. Così come mi auguro che tutti i giornali che ieri han voluto dedicarmi tanto spazio, spalanchino gli archivi e facciano altrettanto. Ci sarà da divertirsi".

Marco Travaglio dixit.

A me quest'uomo dà il voltastomaco, non è un segreto. Il vero mistero è come faccia la gente a non vederne le piccinerie odeologiche, il livore da invidia sociale, la mediocrità sfacciata, il minuscolo spessore umano, la demogogia spicciola pro domo sua, l'arrivismo spudorato.

Io non capisco come si possa gridare alla censura (leggi Luttazzi, ma anche Travaglio....) per la scomparsa dal video di gente che ha creato, o aspira a farlo, tesori pecuniari sulla loro disgraziata pelle di reietti dell'informazione, quando Santoro (uomo di partito per antonomasia, oggi barca in mezzo al mare) dice il cazzo che gli pare, pisciando fuori dal vaso ad ogni piè sospinto. Stasera ha detto che "la crisi finanziaria guardacaso è avvenuta durante un governo Berlusconi come l'attacco alle Twin Towers". Una persona in retti sensi (io no), quantomeno, cambierebbe canale.
Ha anche convinto (illuso? manipolato?) un'atleta del corpo dei Carabinieri, che sia meglio essere una meteora fagocitata in fretta dalla bulimia catodica piuttosto che stare con gli sbirri, pur con merito. Meglio un giorno da leone che cento da pecora. Dicono. Massimo Troisi individuò il vero: " ma dieci da orsacchiotto????". Il suo sarcasmo ermetico ci avrebbe aiutato molto più di quello di questi buffoni, se solo lo avessimo saputo cogliere.

Tornando a noi. Santoro è lì, ha pagato già lo scotto, chi l'ha fatto fuori ha capito la lezione; sarebbero tutti lì, qualsiasi cosa dicessero, dopo gli eventi passati. Se solo avessero voluto. E' moooolto più facile la vita del reietto. Non si và a gettone, a presenza. Su uno spettacolo, un libro, si prendono i diritti. MOLTO PIU' REMUNERATIVO.

Quelli che giocano a fare i reietti per tornaconto, dicendo cazzate abnormi tanto chi ascolta è fiducioso, o al limiteignorante, ma ha pagato e questo conta (leggi Grillo, Luttazzi, Travaglio...); quelli che dicono VOLUTAMENTE cose che sanno comportare polemiche se non allontanamenti, sanno ciò che fanno e poi vorrebbero riempire palazzetti e librerie, beh........SAPPIANO CHE NON ANDRO' PIU' AD UN CAZZO DI SPETTACOLO, NON COMPRERO' PIU' UN CAZZO DI LIBRO, NON LI AVALLERO' MAI PIU' SE NON SU UN LIBERO BLOG NO PROFIT.

SE VOGLIONO CREDIBILITA' SI ATTREZZINO PURE. SANNO COME FARE. ALTRE VIE DIMOSTREREBBERO LA LORO RICERCA DI IGNORANTI BISOGNOSI DI FACILI SPERANZE.

A PAGAMENTO, CHIARO.

Amo, -as, -avi, -atum, -are.

Declinazioni dell'amore.......



"Non si può costringere un bambino a fare seicento chilometri ogni settimana per cinque anni, magari per vedersi poche ore. Portare Edoardo a Bologna? No, papà non vuole si pensi che ha trovato un lavoro a mamma, lei ne ha già uno che le piace a Genova. Uno dei due deve rinunciare"

Tutto chiaro, nò?

Al mercato della santità.

Oggi la prima Santa nativa dell'India, Anna Muttathupadathu, con raggelante tempismo.
Questa l'innocente esternazione del piccolo nazista pedofilo griffato:

"Mentre raccomando alla protezione provvidenziale dell'Onnipotente coloro che si battono per la pace e riconciliazione chiedo con forza ai responsabili delle violenze di rinunciare a questi atti e di unirsi ai loro fratelli e sorelle per costruire insieme una civiltà di amore. Dio vi benedica tutti."

Che sia tutto quantomeno discutibile è, volendo, sotto gli occhi di tutti.

Sollecitata da un'anima affine.....

"Ora, improvvisamente, quando si profilava qualche esile speranza, giunge incomprensibile l'ordine di esecuzione. Noretta dolcissima, sono nelle mani di Dio e tue"

Missiva recapitata alla moglie di Aldo Moro il 5 maggio 1978.

Abbiamo un problema, anzi due.

Non credo di vederlo solo io che è tutto semplicemente agghiacciante:

"I casalesi contro lo Stato. Mentre nel casertano si schierano i parà, i killer della camorra hanno ucciso il parente di uno tra i più importanti pentiti della zona. La vittima è Stanislao Cantelli, 60 anni, zio del collaboratore di giustizia Luigi Diana. L'hanno ucciso questa mattina a Casal di Principe. La vittima era incensurata ed era da poco andata in pensione: è stata freddata mentre giocava a carte. I sicari hanno agito fra la gente ed hanno usato solo pistole calibro 9, l'arma dei casalesi".

Non è per l'omicidio, non sarebbe sufficiente a farmi usare l'aggettivo "agghiacciante", ad oggi. Non è cinismo, è la realtà. Due realtà in particolare:

Il presidio dello Stato nel Casertano è una messinscena che, grazie alla presenza militare doveva intimidire i clan e, grazie al potere comunicativo delle immagini e dei media politicizzati, doveva rassicurare la popolazione. Il fallimento del costoso circo è sotto gli occhi di tutti. I clan sono più attivi che mai e gli italiani (elettori da rassicurare) sono spettatori di una clamorosa beffa. Proteggere chi vive in un ambiente dominato dalla camorra è, a mio avviso, cosa ben diversa da questo squallido spottone in favore del governo. A cui, mi auguro, dopo oggi non creda più nessuno. I clan mettono impunemente in pratica minacce annose, e mi riferisco all'udienza in cui Sandokan, anni fa, velava minacce alla vittima di ieri; tutto come sopra insomma.

Quest'uomo, Stanislao Cantelli, aveva rinunciato al programma di protezione (fatti suoi), giocava a carte in un circolo ricreativo in pieno centro di domenica mattina; all'arrivo della polizia il suo cadavere giaceva, abbandonato, nell'assordante silenzio del centro ricreativo di una cittadina deserta e dalle finestre sbarrate. Nessuno c'era, ha visto o sentito.
Stanislao Cantelli si stava facendo un solitario mentre tutti gli abitanti di Casal di Principe si godevano in spiaggia l'ultimo sole d'autunno. Non c'è altra spiegazione.

Direi di sì, abbiamo almeno due problemi.

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