Tutto questo (non) mi è nuovo!

Dopo aver passato luglio ad ammorbarmi con "Piombo rosso", ho passato il resto dell'estate immersa nelle mie letture preferite: " Come preparare molluschi e crostacei", "Buon appetito pigrizia" e via così. Poi alla fine siccome odio i romanzi ed il fantasy, ma mi sento in colpa se non leggo, e siccome volevo evitare altri acquisti incauti (qui ad un centimentro c'è "Il sogno di una cosa" di Pasolini ed io ogni volta che ne incrocio lo sguardo simulo una colica per rimandare l'inevitabile, visto che è l'unico che mi manca), ho spulciato la biblioteca in cerca di qualcosa già letto. Sicura che, essendo sopravvisuta alla prima lettura, la seconda non sarà peggiore. E invece:

"Or la vita degl'italiani è appunto tale, senza prospettiva di miglior sorte futura, senza occupazione, senza scopo, e ristretta al solo presente. Ma lasciando questo e ristringendoci alla sola mancanza di società, certo è che uno de' grandissimi e principali mezzi che restano oggi agli uomini per non avvedersi affatto della nullità delle cose loro o per non sentirla, benchè conoscendola, per non essere nella pratica persuasi dalla total frivolezza delle loro occupazioni qualunque e della totale indegnità della vita ad esser confatiche e con sollecitudini coltivata, studiata ed esercitata, uno,dico, de' principali mezzi e forse il principale è asolutamente la società. L'uomo è animale imitativo e d'esempio.


A parte che sfido ad indovinare chi l'ha scritto (io l'ho letto due volte e mi era sfuggito)...... "Preparare crostacei e molluschi" e " Buon appetito pigrizia" stanno avendo una colica.......è simulata, tutto a posto.

4 commenti:

Ho letto questa citazione. fa attrito, non fila limpida. C'è una condicio sine qua non. "...per non avvedersi affatto della nullità delle cose loro o... uno,dico, de' principali mezzi e forse il principale è assolutamente la società. L'uomo è animale imitativo e d'esempio."
La nullità è manifesta all'interno della società, per comparazione con gli altri individui. L'origine della società ha dato inizio ad una nuova condizione dello stato umano che prima non esisteva: l'emarginazione.

23 settembre 2008 alle ore 14:49  

La condicio è che per non vedere la propria diversità, la propria nullità, il contesto, il mezzo principale è che non ci sia la società intorno a farlo ricordare.

23 settembre 2008 alle ore 14:52  

Credo proprio che tu abbia ragione. Nello stesso passaggio Leopardi fà però una considerazione non da poco. E che presuppone un'immagine non corrotta della società, non così attuale. Fà una considerazione antesignana sulla fondazione delle società europee rispetto all'Italia. Prendere con le pinze è d'obbligo, essendo uno scritto di assoluta condanna dell'Illuminismo. Sociologicamente, però, corretto. Un po' come Marx, del resto.

23 settembre 2008 alle ore 20:16  

Ideologicamente condivisibile o meno ma, rispetto al contesto, molto lucido.

23 settembre 2008 alle ore 20:20  

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