Per palesare che l'avevo detto.




"Ha atteso le prime mosse di Obama, ha cercato di capire cosa il neopresidente vorrà fare sulla scena internazionale e alla fine ha parlato mettendo fine ad un lungo silenzio. Ayman Al Zawahiri, nel primo commento diretto sul voto Usa, è ricorso ad insulti razzisti contro Obama definito «un negro (o servo) di casa» e una persona «disonorevole», colpevole di aver tradito le sue origini musulmane appoggiando Israele.
Nel messaggio, diffuso via Internet, l’esponente terrorista afferma che il piano di Obama di spostare truppe dall’Iraq all’Afghanistan per combattere Al Qaeda è destinato al fallimento. Una profezia accompagnata dall’appello a lanciare nuovi attacchi contro i “criminali americani”. Il contenuto dell’audio conferma ancora una volta la tendenza dei leader qaedisti a intervenire sui temi interni americani e in questo caso alle tensioni razziali".

Cari, isterici, amici...RASSEGNATEVI.
A Veltroni chiaramente.

4 commenti:

Cosa c'è da aspettarsi da gente che manda a morire bambini imbottiti di esplosivo? la popolazione sta tra due forze dle male, i bombardamenti amici intelligenti e gli attentati amici intelligenti dei conterranei.

Quello di prima era il cucu' di mezzanotte, questo è quello delle 0.21

cucu' cucu' cucu' cucu' cucu' cucu' cu...pprrrrrrr ecco, si è rotto il cucu', vabbe' 'notte

20 novembre 2008 alle ore 00:20  

In geopolitica, più che in politica, i significanti esulano dai significati. Se non colti nella loro essenza. Che non è ideologica ma politica.
Finchè si parlerà di Obama come di un amico a cui offrire una birra al bar continuerò, inesorabilmente, a scompisciarmi.
La realtà è che Obama è semplicemente, eventualmente, il SUCCESSORE SOCIALDEMOCRATICO DI BUSH.

Spero in lui esclusivamente per una politica di welfare che si possa chiamare tale. Il resto, TUTTO IL RESTO, è noia.

20 novembre 2008 alle ore 00:40  

Aggiungo, sempre per decrittare, che chi si è illuso che questa fosse una svolta anti-bellica, ha fatto una figura di merda. Con sè stesso.

20 novembre 2008 alle ore 01:08  

Io a volte mi domando se Veltroni veramente crede in quello che dice o pensa.

20 novembre 2008 alle ore 13:39  

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