Voglio essere più chiara.


Per forza di cose mi trovo a dover esplicitare un concetto semplice ma che, a quanto pare, non sembra così scontato, vista l'isteria collettiva dilagante il cui culmine è vedere Roma tappezzata di tributi ad Obama rocambolescamente, funambolescamente, accostato alla faccia di Veltroni ed al simbolo del PD.
Mi trovo quindi, per onestà intellettuale, e in un contesto di amichevole reciprocità, a voler decrittare le distanze che esistono, eccome, tra la mia vicinanaza politica ad Obama e quella di chi si dichiara orgogliosamente comunista, anticapitalista, coltiva il mito del pauperismo (un'diozia fuori da ogni razionalità) e oggi si scioglie in un pianto commosso e liberatorio per la sua vittoria.
Ho un pensiero molto semplice: è una ridicola, patetica, incredibile deriva dell' ideologia(una parola più vacua ed ambigua la devono ancora inventare)patologica che sottostà al comunismo e alle sue incomprensibili declinazioni moderne.

Due considerazioni:

Obama=sinistra=Veltroni: E' UNA CAZZATA CHE FA' RIDERE ANCHE I POLLI CINESI MALATI DI AVIARIA.

Obama=anticapitalismo: E' UNA CAZZATA CHE NON FA' NEMMENO RIDERE.


Questo fenomeno dilagante và studiato, da qualcuno bravo.

Proprio ieri parlavamo di una delle frasi più lapidariamente realistiche mai pronunciate da una Capo di Stato, e che secondo me riassume bene il pensiero che guiderà, tra gli altri, l'operato di Obama, alla faccia degli irragionevoli, inspiegabili patetismi isterici:

"NON C'E' DEMOCRAZIA SENZA ECONOMIA"

Lo disse, a suo tempo, Sharon. E chi non è d'accordo mi dovrebbe non solo spiegare il perchè, ma anche dirmi, razionalmente, quale possa essere un'alternativa; purchè deideologizzata, compiuta, e che rappresenti una vera , fattibile, conquista per il genere umano.
E che non sia tutti poveri, tutti uguali. Non fà più manco ridere, appunto.

Si accettano osservazioni e critiche, anche al limite dell'invettiva, purchè non lesive della sfera personale. Grazie.

5 commenti:

Chi è che si dichiara comunista? Non Veltroni che è un borghesuccio viziato con la bavetta a lato della bocca e bilocale arredato a New York, i comunisti non esistono più e forse non sono mai esistiti. Le uniche reali espressioni comunitarie realizzate, se si escludono i regimi totalitari della Russia e della Cina (e di tutti quegli staterelli altrettanto dittatoriali), si sono avute in piccole comunità nel XIX secolo, alla ricerca dell'utopia. Oggi la vittoria o lo scettro è tutto in mano al capitalismo, lo stesso che si sta succhiando le immense ricchezze dell'Africa. Non cambierà quasi nulla, Obama non è un negro, è un Amerikano.

10 novembre 2008 alle ore 20:33  

Le uniche reali espressioni comunitarie DEMOCRATICHE... ovvio

10 novembre 2008 alle ore 20:34  

Mah! mi riferisco non a Veltroni personalmente, che per me non esiste, ma al delirio collettivo "storicamente indeterminato" di cui ho scritto. Che trovo deprimente ed esilarante allo stesso tempo.

Dire che un kibbutz è una soluzione è una parodia, dire che è un esempio è inutile. L'ennesima nostalgia inapplicabile. Che serve a contestare, ma quando si tratta di costruire è utile quanto il due di coppe quando in tavola c'è bastoni.

Perchè nessuno mi dice come si può essere realisticamente socialisti (nel rispetto dell'esempio che ho fatto non uso il termine comunista) in questo tempo a certe latitidini? Perchè?

Bah!

10 novembre 2008 alle ore 21:59  

Perché vuoi essere più chiara? razzista!

11 novembre 2008 alle ore 22:30  

Razzista sarai te! e tre quarti della palazzina tua, come si dice a Roma.

11 novembre 2008 alle ore 23:46  

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