Al mercato della santità.

Oggi la prima Santa nativa dell'India, Anna Muttathupadathu, con raggelante tempismo.
Questa l'innocente esternazione del piccolo nazista pedofilo griffato:

"Mentre raccomando alla protezione provvidenziale dell'Onnipotente coloro che si battono per la pace e riconciliazione chiedo con forza ai responsabili delle violenze di rinunciare a questi atti e di unirsi ai loro fratelli e sorelle per costruire insieme una civiltà di amore. Dio vi benedica tutti."

Che sia tutto quantomeno discutibile è, volendo, sotto gli occhi di tutti.

9 commenti:

Sono tempi cupi. La Chiesa ha ritrovato in Fi pdl il ruolo che ricopriva la DC, con il vantaggio che non esistono più le opposizioni scomunicate. Prendiamo il cinema, che è un' interessante cartina al tornasole. Anni 60 e 70 film fatti da registi di sinistra tutti mangiapreti, satira forte sulla Chiesa e sullo Stato sociale. Film anni 90 e 2000: introspezione, psicologia e nevrosi, storie di mucciniana borghesia e seghe mentali, cazzate varie di vita privata, narcisismi intellettuali sterili. Così la Chiesa fa quello che cavolo le pare, senza una critica senza una risata in faccia. Sotto gli occhi di tutti, impunemente, spara consigli e controindicazioni al popolo italiano, perché il resto del mondo se ne impipa, il quale popolo italiano fa comunque quello che gli pare, ma in silenzio, senza reagire verbalmente come facevano "" 'i sporchi comunisti", perché non ci sono più gli ideali, ma si pensa alla pagnotta, comportamento diffuso dal Vaticano e le sue banche. Pregare e fottere.

13 ottobre 2008 alle ore 20:24  

E' pur vero. Ma non mi risulta ci siano mai stati tempi luminosi. Per come la vedo io.

13 ottobre 2008 alle ore 21:10  

Molto peggio di ora non si è mai stati in Italia dal DG.
Bene o male fino agli anni70 si andava avanti, si campava con sacrificio ma con certezza di arrivare alla fine del mese con uno stipendio da operai, senza pretese. Non c'era l'affannosa ricerca delle griffe. Le industrie in Italia, davano lavoro. Anni 80 si gettano le basi per la distruzione dell'economia italiana. I grandi marchi vengono venduti alle altre nazioni, diventano capitale estero. Quelli ancora italiani, i nostri bravi figli di puttana di imprenditori italiani, pensano bene di traslocarli nei paesi dove la mano d'opera costa niente. Il risultato è che questi signori, tipo Dolce e Gabbana, gli Agnelli e tutta la bella compagnia di alti dirigenti, non conoscono mai crisi, tengono alto il prodotto interno dell'Italia, come pura illusione di benessere, ma è solo ricchezza loro, non producono lavoro in Italia, ma anzi, i consumatori italiani spendono i soldi per loro, come se fossero turisti stranieri. Il capitalismo degenerato che crea posti di lavoro da miseria all'estero, e vende in Italia. Questa è l'Italia di Berlusconi, pochi ricchi e buoni e molti poveri che non si vedono, perché, e qui viene il bello, negli anni 70 il povero si riconosceva, dal vestiario, dalla auto, da dove abitava ecc, ma campava perhcé il tenore di vita basso lo faceva arrivare alla fine del mese; oggi l'apparenza inganna, i suv stanno ogni passo, nessuno si fa mancare un vestiario firmato, i ba,mbinoi hanno ognuno la loro bella invicta. Dov'è la crisi? Debiti, rate mutui trentennali, neanche più un'industria, i Lapo (uno dei pochi tanti) che vivono alla leggera soldi che cadono dal cielo pagando al tenore di vita dei polacchi e ora sempre di più, dei cinesi e riguadagnando sulle spalle degli italiani 10.000 volte di più.
Sulla Chiesa, ancora peggio, prima almeno se accusavi la Chiesa c'era sempre un'opinione pubblica di idea comunista che appoggiava e la Chiesa zitta per non perdere la classe operaia. Oggi coem minimo si rischia la scomunica e la gogna pubblica.
No, scriptamanent, credi a me, questi sono i tempi più bui dal dopoguerra.

14 ottobre 2008 alle ore 01:02  

Scriptamanent, ho copiato il commento, che ho praticamente vomitato, anche da me senza correggere o aggiungere niente.

14 ottobre 2008 alle ore 01:16  

Sai com'è? scripta fortasse manent

14 ottobre 2008 alle ore 01:20  

Sed semper in culo nobis restat...

14 ottobre 2008 alle ore 01:21  

amen

14 ottobre 2008 alle ore 01:22  

....in altri momenti storici sono state calmierate dichiarazioni di intenti troppo esplicite; ma non certo si è cambiato lo stato dei fatti.
Io non credo possano essere fattori esterni a modificare questo corso. E di questo sono pienamente convinta.
FI sparirebbe senza un elettorato forte. Lo stesso vale per la Chiesa. Non siamo nè io nè te a poter cambiare qualcosa. Per un motivo molto semplice: non abbiamo alcun sostegno da far mancare, non avendolo mai dato sotto alcuna forma.

14 ottobre 2008 alle ore 14:41  

exatto

14 ottobre 2008 alle ore 22:24  

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